A. I sistemi monetari fino ad oggi.
Capitolo 1. Definizione dell'oggetto di studio.
- Scopi e metodo di questo capitolo.
- Contesto storico.
- Contesto geo-politico.
- Conclusioni.
1. Scopi e metodo di questo capitolo.
La riflessione critica intorno ai sistemi monetari è il nucleo
principale di questo saggio. Ma prima di addentrarci nel tema dedicheremo
questo capitolo a situare i sistemi monetari nel contesto globale dove
li studieremo e definiremo esattamente.
Con quest'operazione allo stesso tempo daremo la definizione dei vocaboli
tecnici più frequentemente usati nel corso di questo saggio. I più
specializzati saranno definiti man mano che sia necessario.
2. Contesto storico.
I sistemi monetari sorgono in determinate condizioni storiche che bisogna
aver presenti. Perciò saranno considerati come il risultato di una
lunga evoluzione, specialmente di un'evoluzione utilitaria della specie
umana. Tutti gli esseri viventi, e fra essi l'uomo, hanno bisogno di certi
beni per poter sviluppare e condurre a termine il loro processo esistenziale.
Questi beni saranno chiamati beni utilitari, per significare che
sono utili per soddisfare le necessità materiali delle persone.
Ogni bene utilitario ha per definizione un valore d'uso soggettivo,
cioè relativo al soggetto che lo utilizzerà.
Per utilitarismo itendiamo qualunque sistema di produzione e
distribuzione di beni utilitari in seno ad ogni comunità studiata.
Nella specie umana si sono succeduti storicamente diversi tipi di utilitarismo,
che descriveremo brevemente.
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1. Utilitarismo pre-cambiario: è il sistema utilitario più
primitivo e si distingue perche la produzione di beni utilitari del gruppo
umano studiato viene completamente distribuita entro il gruppo stesso,
senza alcuno scambio, soltanto distribuzione. Il soggetto produttore -che
in genere non è un solo individuo ma tutta la comunità- è
lo stesso soggetto utilizzatore del prodotto.
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2. Utilitarismo cambiario: a partire da un momento dato di sviluppo
storico la comunità umana scambia nel suo interno e con altre comunità
beni utilitari prodotti. Così questi acquisiscono un valore nuovo:
il valore di scambio, che è due volte soggettivo, perche
dipende dalla valutazione soggettiva dei due agenti dello scambio. Come
sinonimo di «utilitarismo cambiario» useremo il vocabolo mercato,
e come sinonimo di «bene utilitario-cambiario» useremo abitualmente
merce.
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2.1. Utilitarismo cambiario pre-monetario o mercato non monetario:
al principio gli scambi di merci sono effettuati in modo intuitivo, ma
senza riferimento a nessun modello obiettivo del valore dello scambio,
sioè senza riferimento a nessun tipo di unità monetaria.
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2.2. Utilitarismo cambiario monetario o mercato monetario:
da un certo momento storico -che probabilmente possiamo situare all'inizio
della cosiddetta «trasformazione neolitica»- lo scambio di
merci viene effettuato per mezzo di un sistema regolatore o modello del
valore di scambio delle merci, che chiameremo unità monetaria.
Il riferimento ad un modello di valore finalmente trasforma lo scambio
in un'operazione oggettiva.
Le conclusioni di quanto precede potrebbero essere le seguenti:
Prima: considereremo che i sistemi monetari sorgono nel contesto
di uno scambio di merci sufficientemente avanzato (probabilmente di tipo
neolitico).
Seconda: definiremo i sistemi monetari come strumenti il cui
scopo è quello di dare un valore di cambio oggettivo alle merci
scambiate. Per questa ragione considereremo che le unità monetarie,
come modelli oggettivi per la misura dei valori, sono l'elemento basico
che distingue qualunque sistema monetario.
3. Contesto geo-politico.
Stabilito l'ambito storico-utilitario di questo studio, è ora
necessario considerare le sue condizioni nell'attualità. Parleremo
così del contesto geo-politico, che è la cornice dove si
sviluppa qualunque sistema monetario.
Oggigiorno si usano normalmente i vocaboli «Stato» e «Nazione»
per indicare le società organizzate geo-strategicamente. Ciò
nonostante, se analizziamo le radici etimologiche di questi due vocaboli,
è evidente non solo che il loro uso è equivoco, ma persino
completamente indadeguato.
Stato è solo una piccola parte della collettività
totale: quella dove la Costituzione, consuetudinaria o scritta, ha delegato
il controllo politico.
Nazione significa semplicemente, secondo l'etimologia latina,
«gruppo di nascita, gruppo dove nascono gli individui». La
nazione è un fatto naturale, comune a uomini e bestie, che non ha
nessun rapporto con l'organizzazione politica, la quale non solo è
specificamente umana, ma appare pure molto tardi, ed appartiene ad un ordine
vitale completamente diverso.
Per sostituire questi vocaboli useremo l'espressione molto più
precisa di società geo-politica, definita come collettività
stabilita dalla storia in un territorio determinato, che evolve secondo
le mutevoli circostanze strategiche e tecniche, e che dispone di organi
di controllo politico (lo Stato nelle società storicamente
più evolute) e di controllo giudiziale (la Giustizia).
Ogni mercato è situato nei limiti di una società geo-politica
determinata o si sviluppa fra diverse società geo-politiche.
In qualunque società geo-politica possiamo isolare analiticamente
la dimensione utilitaria e parlare quindi di società utilitaria.
In questa società utilitaria possiamo distinguere due sotto-gruppi:
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La società utilitaria produttrice è una parte proporzionalmente
più o meno importante, secondo il livello di sviluppo utilitario
e culturale di ogni società, che si è specializzata nel corso
di millenni nell'attività della produzione di beni utilitari.
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La società utilitaria consumatrice include tutti i membri
della società, dato che senza il consumo di beni utilitari nessuno
può sopravvivere.
Quando ci troviamo di fronte ad un utilitarismo cambiario possiamo chiamare
mercato
la società utilitaria; e quando in un mercato si introducono le
unità monetarie allora parleremo di mercato monetario1.
Questo mercato monetario -nel senso di una società specializzata
nella produzione e consumo di beni utilitari con l'uso di un sistema monetario-
rappresenterà il contesto sociale e politico dei sistemi monetari.
Il mercato interiore, che si sviluppa nei limiti di una società
geo-politica, si estende nell'ambito delle società geo-politiche
mondiali per mezzo del commercio estero. Questo può essere
bilaterale o multilaterale, secondo i trattati firmati fra le parti.
Nel mercato interno confluiscono le forze e i condizionamenti che esercitano
le autorità legittime che vi hanno potestà legittima: costituzione,
leggi in vigore, lo Stato, la Giustizia, le comunità etnico-territoriali
autonomiche, le corporazioni, i sindicati e infine le aziende.
Nel caso dei mercati esteri è chiaro che questi sono condizionati
dalla giurisdizione comune delle due o più parti contrattanti.
4. Conclusioni.
Nel corso di questo saggio studieremo il ruolo che i sistemi monetari
hanno avuto storicamente negli utilitarismi cambiari che si sono succeduti,
e nell'attualità nel mercato interno e nel commercio estero di ogni
società geo-politica.
Nota:
1Bisogna
chiarire bene che per mercato monetario intendiamo un mercato dove
vi è almeno un'unità monetaria. Quest'espressione non ha
nessun rapporto col significato attuale del termine, e l'utilizzeremo come
espressione tecnica nel significato esclusivo che abbiamo definito.
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