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Note autobiografiche di Agustí Chalaux de Subirà (1911-2006).

I debiti di gruppo.

Ci sono quelli che parlano delle leggi spirituali della causa e dell’effetto. Ma queste, sono soltanto per gli individui oppure anche per le collettività? I fenomeni di sofferenza o di oppressione di alcuni gruppi rispetto ad altri, possono generare delle reazioni in senso contrario? Qual è lo scopo di queste reazioni? Come possono aver influito questi movimenti nel caso della nazione catalana? C’è chi possa approfittare questi movimenti di compensazione a favore dei suoi propri interessi? Come possiamo saldare i debiti contratti e rendere possibile ciò che vogliamo collettivamente? Grazie ad alcune pennellate d’informazione che ci forniscono i terapeuti di vite passate, e quelle che ci apportano gli studiosi della storia censurata della nazione catalana, possiamo incominciare a renderci conto che c’è un necessario rapporto etico fra le collettività. Articolo di Brauli Tamarit.


“È meglio accendere una candela che maledire l’oscurità.”

Confucio (551-479 a.C.)


Cinesi rappresentati su un capitello del monastero di Ripoll. Vista espansa.Grazie al raffronto d’informazioni provenienti da due discipline diverse, possiamo accedere ad una conoscenza che può offrire un’ipotesi di causalità ad un numero di fenomeni per i quali non si troverebbe la spiegazione se si studiasse soltanto uno dei due. In questo caso, si tratta della metapsichica e di quelle che sono chiamate scienze sociali umane.

In un passo del libro Only Love is Real (Solo l’amore è reale) di Brian Weiss, dottore in psichiatria che pratica la Terapia di Vite Passate (TVP), l’autore spiega che in una regressione ipnotica applicata a pazienti suoi, per un momento delle anime di persone, che sembrano essere dei maestri o dei savi, prendono il controllo delle corde vocali del paziente. Con questo metodo queste anime trasmettono al terapeuta certe spiegazioni riferite all’apprendimento della coscienza spirituale.

In concreto, fra le pagine 91 e 92 della versione spagnola del libro menzionato, troviamo il seguente paragrafo, che sembra scritto sotto dettatura:

–“Ci sono diversi tipi di karma, debiti da saldare. Il karma individuale comporta gli obblighi propri dell’ente, che corrispondono solo a lui. Ma vi è pure un karma collettivo, i debiti di gruppo, e ci sono diversi gruppi: religioni, razze, nazionalità, ecc. Ad un livello più ampio, abbiamo il karma planetario, che riguarda il destino del pianeta e le sue conseguenze. Nel karma collettivo non si sono soltanto debiti individuali accumulati e consolidati, ma le loro conseguenze finalmente vengono attribuite al gruppo, al paese, o al pianeta. L’applicazione di questo karma collettivo determina il futuro del gruppo o del paese. Ma l’applicazione si fa anche all’individuo che reincarna dentro il gruppo o il paese, sia allo stesso tempo sia in un epoca posteriore in un altro gruppo o paese, anche se non è il suo anteriore (…).”1

Il supposto ente che prende il controllo del paziente, in questo caso ci sta dicendo che non solo ci sono lezioni spirituali applicabili agli individui, ma anche ad ogni sorta di collettivo.

D’altra parte troviamo che negli ultimi tempi i gruppi principali del potere economico dell’Umanità –che sembrano voler controllare e ridurre la popolazione mondiale– stanno facendo delle alleanze con i rappresentanti dei collettivi che hanno sofferto persecuzioni nel passato, come gli ecologisti, i femministi, gli antirazzisti, i difensori delle minoranze sessuali, ecc.

Scopriamo che il principale potere economico umano sta diventando il promotore del pagamento di diversi debiti di gruppo come una necessità di apprendimento diretto a diversi collettivi umani che hanno agito come aguzzini.

Rapporto di debiti di gruppo.

Possiamo definire alcuni debiti di gruppo che spiegano la necessità di imparare per un collettivo in rapporto a un altro, e per arrivare a questa relazione facciamo ricorso ai dati storici che abbiamo a disposizione. Questo rapporto non è del tutto esauriente e in alcuni casi ci centriamo in situazioni che ci sono più prossime.

Per incominciare gli esseri umani sentono una necessità di rispetto verso le altre specie vive del pianeta, dopo uno sterminio crescente della biodiversità. Sia per il nostro pianeta di origine, come se un giorno vogliamo visitare altri mondi dove distribuire i nostri eccedenti di popolazione umana, dovremo imparare a trattare con riguardo gli ecosistemi che ci danno la vita e agire in simbiosi con loro. I difensori del movimento ecologista sono, fra gli esseri umani, forse quelli che mostrano meglio questa necessità di miglioramento della coscienza della nostra specie verso le altre.

C’è una necessità di rispetto da parte degli esseri umani del genere maschile, verso gli esseri umani del genere femminile, dopo millenni di dominio e abusi dei primi verso i secondi. Agustí Chalaux e Lluís María Xirinacs2 fecero uno studio cronologico dell’origine nell’attuale epoca patriarcale, con la rivoluzione neolitica e lo stabilimento posteriore della prima classe agricola conosciuta. Più recentemente, Jordi Griera, membro d’onore del Centre d’Estudis Joan Bardina, ha contribuito uno studio più dettagliato che rivaluta a fondo, e con molta maggior precisione, come si produsse questa imposizione storica del patriarcato3. I difensori del movimento femminista sono, fra gli esseri umani, quelli che possono rappresentare meglio questa necessità di lezione collettiva.

Gli esseri umani economicamente privilegiati, sia per eredità, per il loro ingegno, o per la loro fortuna, hanno il dovere di rispettare le persone che soffrono per la mancanza di risorse materiali. I contrasti economici fra gli esseri umani dovrebbero obbligare coloro che più hanno a spartire una parte della loro ricchezza con coloro che soffrono mancanze economiche gravi, oppure permettere che questi ultimi possano disporre delle risorse necessarie per la loro sussistenza. Le persone che possono rappresentare meglio questa esigenza di sufficienza economica sono i rappresentanti dei diversi movimenti politici e sociali che rivendicano questa necessità.

C’è un’esigenza di rispetto da parte degli esseri umani di razza bianca verso gli esseri umani di altre razze, dopo secoli di colonialismo. Specialmente gli antenati degli europei bianchi invasero, colonizzarono, ed estrassero le risorse del continente americano, africano, asiatico e oceanico, a scapito degli abitanti delle altre razze. Inoltre, se un giorno vogliamo viaggiare oltre i confini conosciuti del nostro Mondo, dobbiamo accettare la possibilità che si debba rispettare una diversità di razze ancora maggiore. Le persone che possono meglio difendere questa esigenza di lezione collettiva sono quelle che appartengono ai movimenti antirazzisti e di dignità dei popoli delle razze oppresse nel passato.

Gli esseri umani di tendenza eterosessuale predominante abbiamo il dovere di rispettare gli esseri umani con altre tendenze sessuali, sempre che ci sia un consenso mutuo e di non danneggiare l’altra persona. La tendenza predominante a volersi riprodurre secondo natura non deve escludere che ci siano persone le quali, per circostanze personali, seguano un orientamento diverso, rispettoso a sua volta con gli altri. Le persone difensore del movimento dei non eterosessuali sono quelli che meglio possono rappresentare questa necessità.

C’è un dovere di esigenza da parte dei membri delle nazioni che sono diventate belligeranti di fronte ad altre nazioni di rispettare queste ultime. Spesso si parte da una belligeranza reciproca fra due o più nazioni. Le situazioni di dominio e oppressione di alcune nazioni rispetto ad altre sono ricche e complesse, e a volte la storia fa che in alcuni momenti si rovescino i ruoli. I rappresentanti dei movimenti di liberazione delle nazioni oppresse possono essere in miglior situazione per trasmettere questa necessità di rispetto della propria nazione quando questa è sottovalutata da altri.

Quando si presentano soluzioni ai problemi politici, economici e sociali, non dobbiamo dimenticare la necessità di aiutare perché queste lezioni di apprendimento collettivo siano riconosciute dai gruppi che nel passato furono oppressori. Rendersi conto che i rapporti di dominio si invertono solo rappresenta una parte della lezione da imparare, e una reazione contraria non apporta nessuna soluzione per questa necessità.

Alcuni casi particolari prossimi. L’invenzione catalana della polvere da sparo.

Sia Alexandre Deulofeu come l’Institut Nova Història –creato da Jordi Bilbeny assieme alle persone che vi collaborano, come Manuel Capdevila – hanno riscontrato che la nazione catalana è stata la culla della civiltà europea occidentale. Un movimento fecondo in tutti i campi dell’attività umana: arte, scienza e filosofia, nacque nel monastero di Sant Pere de Roda e partì in ogni direzione4.

La riconquista cristiana della Penisola Iberica dovette aguzzare l’ingegno per rendere efficace la sua avanzata lungo le ricche coste mediterranee e del sud, mentre che la riconquista era più celere nell’altopiano centrale e lungo la costa atlantica.

Cinesi rappresentati su un capitello del monastero di Ripoll. Fonte: Manuel Capdevila Maresma. "L'abate di Poblet e l'imperatore della Cina". Link: https://www.histo.cat/premsa/L%27abat-de-Poblet-i-l%27emperador-de-la-XinaNei tempi di Jaume I si stabilì a Ripoll una scuola di traduttori. Risultato del suo lavoro fu il viaggio dell’ambasciatore plenipotenziario catalano Jacme Alaric per incontrare i rappresentanti del re d’Armenia, dell’imperatore di Bisanzio e del Gran Khan di Mongolia, che era allora imperatore della Cina, allo scopo di tessere un’alleanza contro una gran potenza che in quel momento si stendeva da Cordova fino all’Indocina, che era l’Islam.

Una condizione per stabilire questa alleanza era lo scambio di informazione tecnica miliare. Manuel Capdevila afferma che la Cina conosceva l’uso della polvere da sparo per fare fuochi di artificio. Secondo questa ipotesi, il segreto della polvere da sparo fu portato dalla Cina alla Catalogna da due mandarini cinesi che portavano due sacchi, e che sono rappresentati nelle sculture presenti nel chiostro del monastero di Ripoll5.

Invece, secondo Jordi Bilbeny il percorso della polvere da sparo fu al contrario. Infatti quando i mongoli conquistarono la Cina, tutti i rapporti indicano che la conquista fu fatta con la spada, e non poteva essere che la Cina avesse delle armi da fuoco e i mongoli non ne avessero. Inoltre, le prime miniere di nitrato di potassio nell’Europa cristiana per fare la polvere da sparo furono quelle della grotta del Rat Penat (Pipistrello) di Collbató6.

Secondo i due studiosi, in Catalogna si inventò l’uso della polvere da sparo per fare pistole, cannoni, tromboni, fucili ed altre armi da fuoco. Maiorca e Valencia7 furono conquistate con le armi da fuoco. Le feste di Valencia si fanno con grandi dimostrazioni pirotecniche, e il pipistrello è il simbolo della città.

La nazione catalana, –con una bandiera a strisce gialle e rosse, che può simbolizzare il suo dominio del fuoco– fu una potenza militare e diplomatica di prim’ordine, oltre ad essere una gran innovatrice nella scienza militare. Ma all’opposto di quanto fece lo scienziato Alfred Nobel, il quale, scandalizzato per il mal uso della dinamite da lui scoperta, istituì i premi che portano il suo nome per poter compensare i difensori della pace, gli intellettuali e scienziati, i catalani non abbiamo creato ancora un sistema di compensazione equivalente per i danni causati dalla polvere da sparo ed altre innovazioni belliche.

Questa necessità di lezione di rispetto collettivo ci permette indovinare perché, in diverse occasioni la nazione catalana è stata invasa con armi da fuoco, e perché, a partire da un momento dato la capitale catalana è stata vittima di bombardamenti ogni cinquanta anni.

L’Inquisizione Cattolica.

C’è una necessità da parte delle persone delle chiese cristiane in genere, e specialmente della Chiesa Cattolica, di rispettare le persone delle altre confessioni, agnostiche e non credenti. Questo fenomeno è in parte legato a quello del colonialismo delle persone di razza bianca, specialmente europee, rispetto alle persone di altre razze degli altri continenti, ma è anche legato al rispetto per le persone di diversa confessione e pensiero entro la stessa Europa. Gli aderenti alle confessioni e forme di pensiero disprezzate nel passato, sono quelli che possono meglio sostenere la rivendicazione di questa esigenza di rispetto.

È nei territori di lingua catalana dove l’Inquisizione Cattolica si accanì con più autodafé di tutta la Penisola Iberica contro le persone condannate, come le streghe e gli eretici. Molte delle vittime furono bruciate pubblicamente sul rogo. Quando nel secolo XIX si abolì l’Inquisizione, incominciò a prodursi il fenomeno contrario dell’anticlericalismo, che ebbe la sua massima espressione nella Settimana Tragica del 1917 in Barcellona, giustamente anche per mezzo del fuoco, nell’incendio di chiese e conventi, e di nuovo durante la Guerra del 1936-1939 nella zona detta repubblicana.

Belligeranza fra le nazioni catalana e castigliana.

Nello stato spagnolo si produce una situazione di belligeranza fra i popoli di origine catalano e quelli di origine castigliano. Bisogna studiare la storia dell’’impero spagnolo per chiarire qualcuno dei debiti collettivi che ne derivano.

Copertina del libro: "El dit d'en Colom", di Jordi Bilbeny, dove i conquistatori europei accompagnati da bandiere a strisce gialle e rosse eseguono uno spettacolo pirotecnico con armi da fuoco. Gli aborigeni giacciono a terra in segno di sottomissione.Grazie di nuovo all’accurato lavoro dell’Institut Nova Història sappiamo che la nazione catalana partecipò in modo attivo con un ruolo protagonista nella cosiddetta scoperta, conquista e colonizzazione europea dell’America e dei territori del Pacifico, con l’intenzione di introdurre in questi territori la cultura e il sistema europeo di credenze. La cultura dei popoli nativi fu soppiantata, soprattutto a scopo evangelizzatore. Inoltre, durante il regno dell’imperatore Carlo I, l’impero spagnolo fece pressione sotto forma di pinza fra la Catalogna e la Germania per impadronirsi della Francia, e creare un impero continuo europeo.

Ma, dal 1594 circa8, che è quando si consolida il passaggio della Francia alla fase di grande unificazione, secondo Alexandre Deulofeu, la dominazione inverte i ruoli. Enrico IV è proclamato re di Francia a cambio di convertirsi al cattolicesimo, ma il progetto di riunire la Francia con la corona spagnola non è più possibile, e si perde l’opportunità di creare questo impero continuo europeo. Filippo II aveva portato la capitale dell’impero spagnolo a Madrid, e la nazione catalana perse la sua posizione di predominanza. Questo cambio di capitale dell’impero spagnolo fa che si cominci a pensare che bisogna riscrivere la storia. A cominciare da qui furono i rappresentanti della nazione di origine spagnolo quelli che impulsarono sempre di più un sistema di censura che sostituì progressivamente i riferimenti alla catalanità della propria cultura per attribuirli ad altri popoli della stessa Castiglia o d’Italia.

Opportunità per una lezione collettiva. Debito e credito.

Pc IBM. Modello 8088.La comparsa delle tecnologie dell’informazione, specialmente l’Internet, hanno eliminato il velo dell’oblio dalle culture abbandonate e sottovalutate. I ricercatori delle culture americane e del Pacifico possono ritrovare le loro conoscenze ancestrali anteriori alla presenza e dominazione europee, proprio allo stesso tempo che i ricercatori che studiano la cultura catalana, come il nipote di Alexandre Deulofeu, Juli Gutièrrez Deulofeu, quelli già nominati dell’Institut Nova Història, ed altri, recuperano l’identificazione dell’origine catalano della cultura occidentale.

Il dottor José Luís Cabouli nella sua conferenza a Soleràs (Les Garrigues), sabato 29 agosto 2020.Il Dr. José Luís Cabouli è un altro di quelli che praticano la Tarapia di Vite Passate che ha trattato migliaia di pazienti ed ha creato una scuola propria fra la Catalogna e la Penisola Iberica da un lato, e la sua Argentina natale e l’America meridionale dall’altro. Nella conferenza impartita il sabato 29 agosto 2020 a Solaràs9, con un’assistenza molto numerosa, una persona del pubblico gli chiese in che momento l’anima sceglieva i suoi genitori. Egli rispose: “A volte possiamo scegliere, altre volte non possiamo scegliere, e altre volte è irrilevante.”10 Disse anche che questa capacità di decisione dipende in parte dal “credito cosmico” di ogni persona11.

Il fatto di causare dolore a un’altra persona fa che gli individui contraggano un debito individuale. Invece, coloro che portano a termine delle azioni destinate ad alleggerire o sanare la sofferenza causata ad altri, stanno riducendo i debiti acquisiti in precedenza. Inoltre, se una persona porta a termine delle azioni destinate a prevenire, sollevare o guarire il dolore dei suoi simili, come afferma il Dr. Cabouli, ottiene un credito cosmico.

Così si può desumere, d’accordo con l’affermazione iniziale del Dr. Brian Weiss, che nei rapporti fra gruppi succede lo stesso. Pensiamo allora che, se un gruppo o persone rinomate di un gruppo si dedicano ad alleggerire o curare la sofferenza causata de membri anteriori o antenati di questo primo gruppo ad un altro gruppo, allora si riduce debito antico del primo gruppo. È possibile che, se un gruppo o persone note di questo gruppo si dedicano a prevenire, alleggerire o guarire il dolore di altri gruppi, il primo ottenga credito cosmico di gruppo?

Sarebbe una buona pratica di gruppo che le persone dell’Institut Nova Història che studiano la censura, e che sono in prevalenza della nazione catalana, collaborassero, apportando la loro esperienza, con persone studiose della storia di tutte quelle nazioni del Mondo che hanno sofferto la censura della loro cultura e vogliono recuperarla. Per esempio, i popoli delle nazioni americane e del Pacifico per essere stati conquistati dagli antenati dei catalani, ma anche altri popoli come l’Occitania, che fu conquistata dalla Francia, e l’India, che fu occupata dall’Inghilterra ed altre potenze europee. L’oggettivo sarebbe quello di sanare le ferite sofferte e far conoscere i contributi culturali originali di ogni popolo per l’intera umanità.

Non soltanto si deve collaborare nel recupero della propria cultura, nel caso che questa sia stata vittima della censura, per il semplice desiderio di recuperare quello che è proprio, ma anche stendere fra i diversi popoli la lezione di rispetto verso i contributi culturali degli altri gruppi, che è una parte dell’apprendistato del rispetto dovuto agli altri, e la necessità di amare la verità di fronte alla manipolazione e la menzogna. La collaborazione fra gruppi di diverse nazioni approfondirà ancora di più questa convinzione dei diversi ricercatori storici.

In ogni rapporto fra diversi collettivi, dove qualcuno ha il ruolo di aggressore e gli altri sono le vittime, è necessario conoscere la vera storia dei diversi gruppi implicati per renderci conto della necessità di guarire questi rapporti. Nell’esempio del rapporto fra due o più nazioni, dobbiamo fare appello a un racconto onesto della storia, e non a un racconto basato sull’inerzia imposta dai vincitori delle ultime guerre. Solo si guariranno i rapporti fra aggressori e vittime quando nell’inconscio collettivo di coloro che furono aggressori si stabiliscano definitivamente le lezioni di rispetto verso coloro che furono vittime.

Non dovrebbe essere necessario imparare dolorosamente la lezione del rispetto collettivo se prima non si fosse prodotto un’offesa di gruppo da parte degli antenati del collettivo oppressore. Se il potere economico umano è l’artefice di questa comprensione e critichiamo le sue azioni quando le consideriamo ingiuste, il modo di risolvere questo tipo di problemi è conoscendo le leggi della causa e dell’effetto, e assumere le lezioni di rispetto collettivo. Così non ci sarà necessità nel futuro che intervenga un gruppo di pressione, o almeno che la cosa sia più facile, per obbligarci a imparare questa lezione attraverso la sofferenza.

Brauli Tamarit Tamarit
Prima edizione: venerdì 16 aprile 2021.
Ultima versione: mercoledì 1 marzo 2023.
Versione pubblicata nel sito dell’Institut Nova Història: mercoledì 16 febbraio 2022.
Traduzione: Loto Perrella.

Ringraziamo coloro che ci hanno aiutato collaborando nella redazione di questo articolo.


Link dell’articolo pubblicato nel sito La vaca cega desconfiada (La vacca cieca diffidente), di Manuel Capdevila:

https://www.histo.cat/premsa/Els-deutes-de-grup

Link del’articolo pubblicato nel sito dell’Instritut Nova Història:

https://www.inh.cat/articles/Els-deutes-de-Grup


Note:

1 Dr. Brian Weiss. Only Love is Real (Solo l’amore è reale). Pagine 91-92 della versione spagnola. Accessibile nel sito “En cos i ànima”. Tipi di karma, karma collettivo, fama, scopo e perdono. Citazioni dei savi: https://animaweb.cat/it/tipus-de-karma-karma-collectiu-fama-objectiu-i-perdo-cites-dels-savis/

2  Ved. “La primera història humana” (“La prima storia umana”), di Lluí Maria Xirinacs: http://es.finaly.org/index.php/La_primera_historia_humana#LA_REVUELTA_PATRIARCAL

3  Leggere l’ultima versione del libro Vent d’alliberament (Vento di liberazione) di Jordi Griera: https://www.alliberament.cat.

4 Vedere Alexandre Deulofeu. Catalunya, mare de la cultura europea (Catalogna, madre della cultura europea). Vol. 7 della Matemàtica de la Història. Editorial Emporitana.

5Apparentemente l’ambasciata dei tartari nella corte catalana deve aver creato un certo sconvolgimento fra le élites del paese. Infatti ci sono due mongoli scolpiti nel chiostro del monastero di Ripoll, come mi fa osservare Ferran Magarit.” Jordi Bilbeny. L’enigma de Marco Polo. https://www.inh.cat/articles/L'enigma-de-Marco-Polo

6In realtà Jaume I 200 anni prima già disponeva dell’unico approvvigionamento di salnitro di tutta l’Europa cristiana: (ved. “De Alquimia”, tre manoscritti di Michael Scot, 1180-1236) per fabbricare la sua polvere da sparo: il salnitro della grotta del Rat Penat (Pipistrello) di Collbató.

Il nome “pólvora” in spagnolo (dal latino “pulver”) è una parola catalana che, in spagnolo, significa polvere (ottenuta con il pestello). Anche il nome del suo elemento più critico: “salnitro” è pure catalano. Il DRAE, dizionario della Real Academia, dice provenzale, ma in Provenza non c’era salnitro).” Manel Capdevila. Colom i la pòlvora catalana (Colombo e la polvere da sparo catalana). https://www.inh.cat/articles/Colom-i-la-polvora-catalana, https://www.histo.cat/destacats/La-polvora-catalana

7 «Dizese que la siguiente noche, se hizieron en el Real ciertos instrumentillos de fuego, que vulgarmente llaman cohetes. Los quales dado fuego y echados en alto cahian como rayos, y rebentavan como truenos dentro la ciudad. Dellos echauan tantos del campo, que se dize, que los Moros viendo aquellos como monstruos de fuego, se atemorizavan, y los tuvieron por mal agüero. De aquí quedó en la ciudad, lo que después de tomada ella se ha continuado hasta nuestros tiempos en cada un año, hazer gran fiesta la víspera del glorioso martyr Sant Dionís, con el estruendo de trompetas y atambores y el jugar de cohetes y otros fuegos, tomando ocasión de aquella noche, que apareció la armada de Túnez, y fiesta que en la ciudad, y en el campo de los Christianos se hizo a causa della.».

(“Si racconta che la notte dopo si fabbricarono nella piazza del mercato degli strumenti di fuoco, chiamati popolarmente fuochi di artificio. Questi, quando si accendevano e si lanciavano in alto cadevano come lampi e scoppiavano come il tuono nella città. Di questi ne lanciarono tanti che si dice che i mori, nel vederli gli sembravano dei mostri di fuoco, si spaventavano e li consideravano di cattivo augurio. Da allora restarono come un’abitudine nella città, e dopo averla conquistata è rimasto l’uso ogni anno fino ai tempi nostri di fare una gran festa la vigilia del glorioso martire San Dionigi, con il frastuono delle trombe e dei tamburi, e il lancio dei razzi ed altri fuochi, ricordando quella notte in cui apparve la flotta di Tunisi, e la festa che ebbe luogo nella città e nel campo dei cristiani.”).

Historia del muy alto e invencible rey don Jaime de Aragón, primero deste nombre, llamado «el Conquistador» (Storia dell’eccelso e invincibile re Don Jaime di Aragon, il primo di questo nome, detto “il Conquistatore”). 1584. Bernardino Gómez Miedes, citato in Història de les armes de foc (Storia delle armi da fuoco), di Manuel Capdevila. https://www.histo.cat/nemo/Historia-de-les-armes-de-foc

8 Ved. Quadre dels imperis, nel sito di Alexandre Deulofeu: http://www.deulofeu.org/it/quadre-dels-imperis/, gli imperi, dopo essersi consolidati in genere vincono negli scontri con gli imperi più antichi e perdono con gli imperi più giovani, meno nel caso in cui questi ultimi subiscano momentaneamente un fenomeno di depressione imperiale.

9 Conferenza del Dr. Cabouli: “La vida antes de nacer” (La vita prima di nascere). El Soleràs. Sabato, 29 agosto 2021. Disponibile in YouTube nel seguente sito: https://youtu.be/WDqrLCJN9D4

10 Nel video della conferenza completa si può visualizzare nell’istante di 1 ora, 24 minuti, 30 secondi. Link: https://youtu.be/WDqrLCJN9D4?t=5060

11 Vedere nel video della stessa conferenza nell’istante 1 ora, 23 minuti, 35 secondi. Link: https://youtu.be/WDqrLCJN9D4?t=5014

Esiste un video breve dell’intervento del Dr. José Luís Cabouli a Soleràs con sottotitoli in italiano. Il Dr. Cabouli definisce Il credito cosmico in risposta ad una domanda di una persona del pubblico:

“Il credito cosmico” del Dr. José Luís Cabouli. Conferenza in spagnolo con sottotitoli in italiano.

https://odysee.com/@animaweb:b/Doctor_Jose_Luis_Cabouli_El_credito_cosmico_castellano_sottotitoli_italiano:4

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